Non sono proprio in sintonia con coloro che condannano il cosiddetto “turismo macabro”.
Cioè quello che avete visto all’isola del giglio dopo che la Costa Concordia ha deciso di grattugiarsi il sedere sugli scogli, per intenderci.
Perché leggere questo atteggiamento collettivo in chiave negativa?
Perché deve essere etichettato “turismo macabro” e non “sentita partecipazione collettiva”?
Vogliamo forse dire che le decine di migliaia di persone che si recano in visita ad Aushwitz ogni anno sono dei patetici cultori dello scoop o del macabro?
Sono forse dei feticisti bricconi che vanno a sghignazzare in un luogo di morte?
Non potrebbe essere una sorta di positivissimo meccanismo istintivo, visto che è così diffuso?
 
Io sogno di visitare Aushwitz e vorrei solo sapere se sarò considerato un macabro cretinetto che, non avendo di meglio da fare, va a vedere un campo di concentramento dove hanno sofferto migliaia di persone.

6 Comments

  1. Rispondi

     in crociera ad auschwitz, che bell’idea! mi dispiace per le povere persone che al Giglio sono morte e per i loro parenti ma temo che la loro vicenda non abbia i requisti per entrare in un libro di storia. la differenza sta lì, mi pare.

     

  2. Rispondi

    Do per scontato che la crociera ad Auschwitz non si possa fare, visto che poi tanto mare non c’è da quelle parti.

    Detto questo, se l’esempio non fosse stato calzante, allora cito le zone colpite dallo tzunami.  Io sono stato in quei luoghi.  Devo sentirmi turista dell’orrore?

    Io sono stato a capire e ricordare.

  3. Rispondi

     e, semplicemente, fregarsene di definizioni giornalistiche? andiamo o non andiamo dove ci pare, a ciascuno la propria motivazione.

  4. Rispondi

    No, ecco. No.

    Tutti turisti macabri no.

    Però, a volte quelli che vanno a farsi le foto con lo sfondo la nave piegata e sul fondo del mare morti dispersi che vogliono avere un commiato decente. Neanche.

    Insomma, anche io andrei a visitare.

    Ma sai, anche ad Aushwitz, o nei cimiteri e perfino ad Alcatraz… foto non te ne fanno fare. E credo sia giusto. Perchè ci devi andare per te stesso, non per postarlo su fb.

    Ma so che non sarebbe mai il tuo caso, umanitario come sei.

    Magari ad Aushwitz si va a piangere insieme?

    Ti bacio 🙂

  5. Rispondi

    @ Klarakey: mi sembra una buona opzione ma non risolutiva.

    @ Serrenett: concordo su tutto ma resta aperta una finestra di indefinizione che permette a chichessia di malgiudicare un atteggiamento "diversamente pietoso".   Sto pianificando di andare ad Aushwitz in vespa, quest’estate.  Se ti accontenti…

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