Richiesta secca:
“Descriviti. Voglio sapere chi è il Vetraio”.
E lì capisco che tutto il mio spirito di osservazione per l’universo intero, per me non c’è.
Chiuso.
Si vabbè, un pò si tentenna perchè c’è l’alibi:
“Sono stato preso alla sprovvista e stavo facendo altre cose…..”.
“Sono stato preso alla sprovvista e stavo facendo altre cose…..”.
Un paio di maroni. (No è meglio di no, che uno basta e avanza!)
Alibi stopposo che quando pensi liberamente e senza impedimenti, risale dai pantaloni, dribla la camicia e la catenona d’argento e ti azzanna il collo.
E questo è un problema.
Non tanto per il morso al collo, quanto per la camicia driblata.
Conosco le mie virtù e miei limiti perchè sono un uomo maturo.
Ma sono un uomo maturo o semplicemente invecchiato?
Sono costante?
Sono ordinato?
Sono …..insomma come cazzo sono?
Cosa minchia sono?
Ma ricordo nel dettaglio come ero da bambino e lo saprei descrivere.
Si, ho fatto la prova e riesco anche a scriverlo.
E’ un identikit definito e con bordi nitidi.
E allora quando ho smesso di essere bambino?
Qual è stata l’ultima volta che ho giocato nel secondo giardino (che si differenzia dal primo perchè era nella parte posteriore del condominio)?
Quand’è stata l’ultima volta che sono rientrato a casa tutto sudato a furia di correre e giocare?
E come ovvia conseguenza: quand’è stata l’ultima volta che mia madre mi ha stropicciato la minchia con la storia del “non correre troppo sennò sudi e poi vai in putrefazione e muori di un canchero brutto come la bolletta del gas?”
Sarà stato quello il motivo per cui non ho mai smesso di correre e correre e correre?
Forse avrò solo smesso di sudare?
Insomma, chi sono?
Perchè quando mi chiedono se ho da accendere rispondo che non fumo più? Che cazzo di risposta è?
utente anonimo
LaJulietta
lavespista
momyone
Ilvetraio
lavespista
Ilvetraio
serrenett
Ilvetraio
serrenett