Immediato dopoguerra italiano.
La gente risorge dal fango.
Nelle foto sbiadite dell'epoca, grandi sorrisi vicino alla fiat topolino.
Dire topolino a quei tempi era come dire "governo che cade" oggi: un sogno.
Piccola differenza che loro la topolino se la comperavano.
Anni in cui si iniziava a spendere.
Ci si avvicinava al bum economico.
Fiat=rinascita.
Oggi siamo in una situazione diversa.
Anche oggi la gente posa vicino ad una fiat e mostra i denti.
Ecco, non è proprio un sorriso.
Direi che somiglia più ad un trisma facciale.
Forse è un ghigno di sofferenza.
Potrebbe anche somigliare ad una smorfia di piacere per tutti coloro abituati a farsi ravanare sul buco della popò.
Negli anni della topolino si rideva quando qualcuno scivolava sulla buccia di banana.
Oggi si ride se ci si imbatte in una buccia di banana: magari leccandola un pò se ne trae un pò di nutrimento…
Ormai ci siamo.
Siamo giunti al momento critico: in questi giorni ci scapperà il morto.
Sarà un morto qualsiasi.
Non importa se povero o ricco e nemmeno se militante o dormiente.
Ci sarà un morto.
Quel morto segnerà l'inizio del disastro necessario per veicolare l'Italia fuori dal fango.
Fuori dalla fogna nella quale a galleggiare sono sempre quelli.
No, non solo quelli.
Ci sono anche gli stronzi.
Ma forse son sinonimi.
Oggi abbiamo la buccia di banana col GPS.
Sono insignificanti, vecchie, invendibili, penose FIAT.
Scivoleremo, ma a ridere saranno altri.