Oggi vi farò bestemmiare, lo so.

Non bastano la crisi, il governo, il terremoto, la luna rossa e i prezzi dello spritz: c’è il GE.PRO.

GE.PRO. che, come pergamena feudale, ammonisce il popolo e vede di riportarlo alla molto più utile, ignoranza.

Un popolo ignorante è facile da gestire, e i valvassori lo sanno.

Duemila anni di storia non sono acqua.

 

Domanda di oggi:

“La chiesa (specifica il comune) approverebbe i matrimoni omosessuali? Perché?”

Interessante sapere che la chiesa di un comune possa approvare o non approvare qualcosa, no?

Eppure.

Non ci metterò nulla di mio.  Scriverò la risposta tal quale.

“ Il rispetto verso le persone non deve mai mancare anche se hanno un orientamento sessuale diverso dagli altri.  Il matrimonio, però, è un’altra cosa: è l’unione d’amore di un uomo e una donna che ha anche come fine la procreazione.  E per natura, si sa, solo il legame tra un uomo ed una donna può procreare”.

Dato per assodato che anche in questa accozzaglia non ha risposto alle domande che sono state poste, e mettendo da parte che sta scrivendo in dialetto italianizzato, vediamo di cogliere il contenuto.

Traduzione:

“Siccome sono una religiosa invasata e trasudo faziosità, è meglio mettere giù una frasetta di rito, ricordando che ognuno ha diritto ad essere rispettato. Tanto questi stronzi mica si ricordano che nei campi di concentramento gli omosessuali potevano godere di shampoo all’acido cianidrico, con tanto di benedizione vaticana. Shh…non diteglielo!

E visto che l’asserzione di un concetto ovvio, è un ovvio successo, ricorderò anche che per fare un figlio servono un pisello e una patata.  A dire il vero io ho detto “procreare” ma l’autore del post non gradisce questo termine, perché è una parola che sa di sporco.  Egli ha capito che noi cattolici invasati attribuiamo un concetto di sporcizia al sesso e non lo accetta.

Noi abbiamo diritto ad un’opinione e riteniamo in modo soggettivo che l’amore sia tale solo tra uomo e donna.  Fanno eccezione per ragioni di potere, le lobby gay all’interno del vaticano, le molestie sessuali ad opera di religiosi, i puttantour dei valvassini in viale Verona, i ricatti sessuali, le sparizioni di soggetti di fantasia come Emanuela Orlandi e altre ragazze che amano farsi ritrovare mummificate sul tetto della chiesa.   Perché per noi cattolici, non è importante essere, è importante che non si dica.  Ciò che non si dice, semplicemente non esiste”.

 

A domani.

 

3 Comments

  1. Rispondi

     c’è un tizio che mi da il tormento con questi giornalini e non si limita a metterli nella posta e scappare, lui citofona e chiacchiera pure -.- un giorno gli ho smontato tutte le sue teorie e ne ho ricavato solo ammirazione -.- che culo eh! ed io che volevo togliermelo d torno definitivamente… ma c’è un modo per farlo?

  2. Rispondi

    Come scrivo ogni tanto, se si vuole trovare una pesona lontana anni luce dalla figura di Gesu’ Cristo basta entrare in un oratorio e trovare un cattolico integralista. Per quanto riguarda, poi, la posizione della chiesa cattolica sull’omessualità, mi viene da ridere. Molti uomini entrano in seminario per una forma di omosessualità repressa da canalizzare, che poi viene chiamata vocazione.

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