Cosa succede quando in mezzo alla compagnìa se ne esce qualcuno con una domanda particolarmente idiota?  Lo si insulta un pochino, lo si malmena e, laddove possibile, lo si punteggia di tanti piccoli sputi.  No?

Bene.

Vediamo la perla #4 del nostro GE.PRO. Zelig:

“Perché la chiesa possiede così tanti beni ed ostenta così tanto sfarzo, se predica la carità e la povertà? Come può la nostra fede avere come centro fondamentale S.Pietro, costruita con i soldi delle indulgenze sottratte al popolo?”

Domanda che mi dice bene.

Non so se esistano Stati ricchi come il nostro Vaticano S.p.A.

Non so nemmeno se esista una logica per mantenere così evidente la disparità economica tra il “clero del vaticano” e il “clero di piccola parrocchia di periferia” che, cronicamente senza soldi, molto spesso è vittima del tetto della sua stessa chiesa che gli crolla in testa.

Quello che invece rimane invariato, è il potere.

Da Bozen a Palermo, la chiesa è potere.

Ogni sindaco sa che deve fare i conti con patto di stabilità e con potere ecclesiastico.

Il clero è ovunque.

E’ infiltrato ovunque.

Ha una fitta rete di valvassini dalle bianchissime mani che, sorridentissimi, decidono (o pongono veti) su tutto.

Dalla sagra paesana all’urbanistica, tutto passa da loro.

Soldi=potere (tipico di politica e mafie)

Vediamo la risposta ufficiale preconfezionata:

“C’è in effetti un esubero di ricchezza, ma è frutto di duemila anni di storia, di arte (pittorica ed architettonica)di narrativa.  La fede cristiana, d’altronde, suscita arte e bellezza.  Non dimentichiamo che l’ostentazione è peccato, ma la chiesa è pur sempre fatta di uomini, con le loro debolezze.  Per quanto riguarda i soldi delle indulgenze, c’è da sottolineare che si tratta certamente di un errore storico, ma faceva parte della mentalità del tempo.”

 

Traduzione:

“In effetti siamo così ricchi che non puoi nemmeno immaginare. Questo status di ricchi ci rende immuni da 2000 anni. Capisc’ammè….! L’ostentazione è peccato, tranne che essa non sia attuata da alti prelati o papi che tuttavia, sono uomini con le loro debolezze. (Quindi sono uomini come noi! Ndr).  Siccome vi devo confondere le idee, e non so più come uscire dalla palta, tirerò fuori il concetto dell’errore storico, che non so bene cosa sia, ma mi aiuta a far capire che è acqua passata e che non è il caso che voi veniate a carteggiare l’organo genitale, per capire cose che non siete tenuti a capire. Se la gente è povera, è perché è vicinissima a dio. Noi invece siamo più vicini a Provenzano”.

 

Per capire qualcosa sull’argomento, leggere “VATICANO S.p.A. di Gianluigi Nuzzi e ricordo che il 50% del prezzo di copertina, andrà in beneficenza, reale non cattolica.

 

A domani.

 

 

2 Comments

  1. Rispondi

    Io non sono cattolico e detesto la mentalità cattolica. Se anche credessi in qualcosa, non potrei mai aderire a una religione cosi’ triste, grigia, sessuofobica, ipocrita e incline al potere. Salvo la caritas…lì, il cristianesimo, è messo in pratica. E mi piace questo Papa che frusta piu’ i suoi e i bigotti che non i laici. Cosa voglio dire, con questo ? Che generalizzare è comunque sbagliato….ci sono anche preti intelligenti. Pochissimi, ma ci sono. Per il resto, l’Olanda è il mio modello….

  2. Rispondi

    E’ una questione di gaussiane.

    La gaussiana di massima probabilità ti fa associare il rumeno medio ad una grassa grossa merda.  Se mi dici che ci sono dei rumeni ok, hai ragione.   Il cattolico medio, parallelamente, è autodefinito.  Ci sono però anche delle brave persone. Credo.

    Ti prego di non chiedermi qualcosa sui preti rumeni.

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